Assistenza materno infantile nelle comunità rurali della provincia di Manabì
Ecuador
Il progetto iniziato nel 2004 in collaborazione con l’Ass. Pietre Vive e La Fondazione Senor De La Buena Esperanza in Ecuador, ha avviato nell’area sud della provincia un programma di salute materno-infantile (AIEPI – Assistenza Integrata delle infermità prevalenti dell’Infanzia) secondo le linee guida dell’OMS. Esigenza derivata dai gravi problemi di salute nel settore materno infantile nelle zone rurali del paese. Problemi aggravati dallo stato di povertà delle famiglie, dalla dispersione dei villaggi e dalla lontananza dai centri di erogazione dell’assistenza sanitaria pubblica (sub-centri di salute, Ospedali, centri sanitari, comunque inadeguati alle necessità della popolazione).
Sono stati così formati 25 “Agenti” Comunitari di Salute, nella zona sud e 70 nella zona nord, i quali visitano periodicamente le famiglie rurali fornendo consigli igienico sanitari, farmaci essenziali per curare i problemi più comuni dell’infanzia, riconoscono i segnali di malattie più gravi e provvedono ad indirizzare il paziente all’Ospedale, controllano la curva di crescita dei bambini e ne verificano lo stato di nutrizione e la correttezza delle pratiche dell’allattamento. Inoltre il progetto attraverso la formazione di levatrici ha promosso una gravidanza e la previsione di complicanze del parto.
Il progetto ha prodotto buoni risultati ed è proseguito negli anni grazie anche al sostegno delle Istituzioni locali. La mortalità infantile dei bambini con meno di 5 anni si è ridotta del 30% e la mortalità materna si è ridotta a pochi casi. Il monitoraggio dello stato di nutrizione dei bambini conferma un significativo miglioramento. Nell’ultimo periodo è inoltre intervenuto un maggiore impegno delle autorità pubbliche. Grazie alle migliori condizioni economiche generali lo Stato ha investito molte più risorse nel sistema di salute nelle zone rurali. Il nostro progetto ha anche consentito, grazie agli agenti comunitari di salute, una vicinanza umana e un’azione capillare di motivazione e formazione delle popolazioni sui temi della prevenzione ed ha stabilito un nesso efficace tra queste ed i Centri di Salute diretti dalle Autorità Sanitarie. Così come ha consentito una sinergia fra l’Arcidiocesi e l’Università di Studio e Lavoro con la realizzazione di vari progetti educativi nei villaggi.